AD MAIORA
In questo anno scolastico, precisamente dal mese di novembre noi della classe II A abbiamo intrapreso il progetto curricolare “AD MAIORA” (avvio alla conoscenza del latino). Perchè studiare il latino? La risposta è semplice: l'italiano è una lingua neolatina, perchè deriva dal latino. Non solo, il latino in modo particolare è collegato profondamente alla storia del nostro paese, cioè di Polla, in quanto questo nome ha origine dalla sacerdotessa Insteia Polla che è vissuta nel I secolo D.C e che parlava appunto... latino! Il nostro percorso è iniziato proprio da lei, che come una “musa ispiratrice” ci ha accompagnato, facendoci capire e apprezzare gli usi, le abitudini della società del suo tempo e l'importanza che allora rivestiva il nostro paese. Abbiamo conosciuto la sua bella e lunga storia d'amore con il magistrato Caio Uziano Rufo che l'aveva adottata all'età di sette anni e poi sposata. Insteia alla morte del marito fece costruire un mausoleo: un monumento funebre per dargli onore e dignità e per farlo ricordare nei secoli. Durante il corso dei mesi abbiamo realizzato tante attività; innanzitutto lo studio dell'alfabeto, delle declinazioni e dei verbi ci ha permesso di scrivere frasi e tradurre testi semplici. Il latino è stato per noi anche ricerca; abbiamo trovato parole latine che ancora oggi utilizziamo come rebus, lapsus, extra, album, agenda, deficit, bis. E pensare che credevamo fossero termini inglesi! Abbiamo inoltre raccolto molte “espressioni latine” che rendono particolari e risultano essere “ad hoc” in tante conversazioni quotidiane (mors tua vita mea, lupus in fabula, dulcis in fundo, errare umanun est). Non è mancato il momento ludico, cioè il gioco, nel quale ci siamo divertiti a inventare un cruciverba in latino. La nostra professoressa ha utilizzato la lezione frontale per introdurre gli argomenti, ma ha preferito il lavoro di gruppo, per stimolare la collaborazione, il confronto e l'aiuto reciproco. La lingua latina è stata una meravigliosa scoperta che ci ha aiutato a comprendere il presente come un'epoca che è figlia di un passato, che non si può cancellare, ma che vive e vibra in noi. Classe II A DONNA : UGUALI DIRITTI
La storia dei diritti delle donne rappresenta un aspetto tra i più importanti e significativi del progresso dell’umanità. Le donne venivano definite già dai tempi antichi le “regine della casa”; e spettava loro cucinare, pulire e soprattutto badare ai propri figli; quindi delle vere e proprie casalinghe costrette a vivere solo in quelle mura e non partecipare alla vita sociale. È facile ricordare che quest’ultimo compito era riservato agli uomini, protagonisti: della politica, degli affari e soprattutto delle guerre. È il 1900 il secolo in cui le donne ottengono risultati positivi, sia nell’ambito del lavoro sia in quello dei diritti. Negli ultimi 40 anni con la scolarizzazione di massa e l’espansione del terziario, ha fatto si che le donne venissero inserite anche in attività tradizionalmente maschili come: la medicina, l’ingegneria ecc. Una data fondamentale è il 1835, quando in Inghilterra nasce il movimento delle suffragette che chiedono il diritto di voto e anche i diritti più semplici. Un contributo deciso in questa direzione è venuto dall’ ONU, che ha attivato diverse iniziative, per stimolare il processo di emancipazione femminile. L’origine di questa festa fa riferimento a un fatto storico accaduto nel 1900, quando un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York, scioperò a causa del terribili condizioni in cui si trovava a lavorare. Lo sciopero, proseguì per diverse giornate, ma fu proprio l’8 marzo che la proprietà dell’azienda, bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle donne di lasciare l’edificio. Un incendio, scoppiato nella fabbrica quel giorno, causò la morte di 129 OPERAIE, tra cui anche delle italiane immigrate: donne che cercavano semplicemente di migliorare la qualità del proprio lavoro. L’8 marzo ha assunto così col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità. Da loro dobbiamo prendere esempio, perchè hanno combattuto per far capire che anche le donne hanno le stesse qualità degli uomini. Dobbiamo essere, quindi fiere, perchè hanno lottato e hanno vinto, ma non dobbiamo dimenticare che in alcune parti del mondo la donna non ha pari diritti rispetto all’uomo. La donna ha dovuto lottare per acquistare anche i diritti più semplici: essere libera nelle scelte di vita; essere libera di esprimersi; poter frequentare la scuola; non sottostare al valore degli uomini di famiglia. Nel 1910 nella conferenza di COPENAGHEN si stabilì che bisognava istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. La scelta di abbinare alla festa della donna un fiore è solo italiana. Sembra che la mimosa sia stata adottata come fiore della festa della donna dalle femministe italiane che nel 1946, il primo 8 marzo del dopoguerra, cercavano un simobolo per la giornata. La scelta cadde sulla mimosa, perchè fiorisce nel periodo della festa e non è troppo costosa. Diamo perciò un grazie a coloro che hanno saputo valorizzarci e hanno vinto questa dura guerra. Chi dice DONNA, dice DANNO; ed è vero perchè danno la vita, danno la speranza, danno il coraggio, danno il conforto, danno se stesse per amore. Da parte nostra e di tutte le alte donne del mondo, per le nostre eroine un caloroso “grazie” e ricordate che la donna uscì dalla costola dell’ uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio, per essere protetta, accanto al cuore, per essere amata. Curcio Annamaria Priore Teresa Classe ||A La scuola contro il bullismo
PRESENTAZIONE IDEATA DALLA CLASSE III B E REALIZZATO DALLE ALUNNE INNELLA C. E VALISENA G. CON LA GUIDA DELLA PROF.SSA PUCCIARELLI F.
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Welcome EduCHANGE TESTIMONIANZE DI VITA SCOLASTICA
CLASSE I B A.S.2016/2017 I lavori rappresentati nel presente filmato, costituiscono la sintesi finale frutto dei percorsi integrativi alle attività di insegnamento – apprendimento. L’obiettivo è stato quello di fare acquisire agli alunni, attraverso la ricerca di materiali da pubblicare e l’approfondimento delle tematiche affrontate nelle ore curriculari, quel patrimonio, spesso sommerso, di testimonianze che costituiscono invece l’humus della scuola, dando forma al vissuto quotidiano, utilizzando tecniche diverse; il tutto corredato da riprese fotografiche e filmiche. Il materiale raccolto è stato selezionato e ordinato, permettendo agli alunni di comprendere i vari linguaggi; da quello espressivo a quello multimediale e dimostrare così “la capacità di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, in situazioni di lavoro o di studio”, in breve le “competenze”. Il Docente coordinatore dei lavori Prof.ssa Giuseppina Morello CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO Nei primi anni di vita i bambini considerano gli amici come dei semplici compagni di gioco ed è molto facile stringere nuove amicizie. Crescendo,poi,si comincia a distinguere tra chi è bene seguire e chi è meglio evitare. Durante l’adolescenza alcune amicizie possono fallire,perché,in questo periodo,la personalità non è ancora ben definita e talvolta ciò che sembra unico non ci interessa più. L’autentica amicizia è un legame profondo,destinato a durare per sempre,quando le persone coinvolte hanno una personalità ben strutturata. Nell’amico generalmente cerchiamo noi stessi , ciòche siamo e ciò che vorremmo essere , per questo è così facile confidare con loro i segreti più intimi,le nostre ansie,le nostre speranze,i nostri fallimenti,le nostre paure … L’amicizia pero è un valore che oggi viene messo in discussione,perché noi adolescenti siamo accusati di non dare più importanza ad un “abbraccio,ma basiamo tutto sulle conversazioni e relazioni virtuali .L’amicizia significa condividere le quotidianità, ma anche progettare sorprese straordinarie . Gabriel Garcia Marquez diceva che “un vero amico è colui che ti prende per mano e ti tocca il cuore”. E’ proprio così,gli amici vanno “vissuti” CREATO DA MARILENA COPPOLA 2a Concorso "Inventa il tuo spot".La classe IIIA nel corrente A.S. 2016-17 ha partecipato con il prof. di Scienze Di Santi Gerardo al Concorso indetto dalla Regione Campania “Inventa il tuo spot”,sulla dieta mediterranea e sul consumo di pesce azzurro. La partecipazione della classe è avvenuta agli inizi di aprile 2017. I ragazzi hanno mostrato molto interesse per la tematica alimentare, con proposte e discussioni con il prof. Di Santi. Con molto entusiasmo si sono riuniti in classe e a casa, sono stati divisi in gruppi ed hanno prodotto due interessanti lavori : 1) uno spot di 30 secondi sull’importanza di mangiare pesce, soprattutto pesce azzurro nella dieta quotidiana; 2) un simpatico e genuino video in cui un altro gruppo di ragazzi prepara una gustosa pietanza a base di pesce. E’ stata una bella esperienza per il docente e per tutta la classe.
La classe IIIA e il Prof. Di Santi Gerardo VIVA LA MUSICA
Ogni anno noi alunni di “strumento musicale” della scuola secondaria di I grado partecipiamo a concorsi e rassegne. Il 23 maggio abbiamo partecipato a una rassegna a Torre Orsaia: abbiamo suonato in una chiesa e c'erano anche altre scuole che si esibivano. L'emozione era tanta, ma i nostri professori ci hanno dato la giusta carica e l'entusiasmo per vincere la paura! Infatti i quattro giudici che valutavano le “performance” ci hanno fatto i complimenti. Il 24 maggio siamo andati a fare un concorso musicale a Cetrara. Abbiamo suonato in un teatro, eravamo ancora più emozionati e timorosi del giorno prima, ma dovevamo dimostrare di essere bravi. Abbiamo pensato alle tante ore di prove, all'impegno, al lavoro e alla pazienza dei nostri docenti che hanno creduto in noi, incoraggiandoci sempre ! Le canzoni suonate sono state: “Tico tico”, “Il gladiatore”, “ Il pirata dei Caraibi” e un brano suonato solo con le percussioni. I giudici non hanno comunicato subito i vincitori, solo dopo due giorni hanno fatto sapere il loro “responso”! La felicità è stata davvero grande quando ci hanno fatto sapere che ci siamo classificati al primo posto. In questo primo posto ha trionfato la passione che noi alunni e docenti mettiamo nel fare musica e nella voglia di imparare a migliorare e a fare sempre meglio. E' vero che “l'importante è partecipare”, ma vi assicuriamo che uscire vittoriosi è decisamente più bello! Gli alunni di strumento musicale della Classe II A |
Lavori realizzati dalla classe 2C👇🏻
I video sulle donne e sull'Unione Europea fatti dai ragazzi della 3A e 3C↓
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